Testimonianze dei nostri clienti
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2 settimane a vela fra le isole di Brac e Hvar con un Sun Odyssey 42,2
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Desidero prima di tutto ringraziare l'armatore per la cortesia e la disponibilità e per la barca che malgrado avesse 20 anni (e fosse quindi più economica di altre) era perfettamente mantenuta ed aggiornata. Per quanto riguarda i posti abbiamo trovato molta vita intorno a queste isole, al punto da rendersi necessario l'uso di un'app (MySea) per la prenotazione dei porti e anche delle boe (almeno ad Agosto). Molta vita significa molte opportunità di divertimento, posti piacevoli e attrezzati alla ricezione dei turisti ma anche prezzi che si cominciano ad avvicinare a quelli delle riviere italiane, in queste acque abbiamo incontrato molti mega-yachts che qualche anno fa sarebbero andati sicuramente in Costa Smeralda (uno fra tutti Pelorus). Fra i posti da non perdere segnalo: Bol, Starigrad, Hvar, Trojir, Milna, le baie a sud dell'isola di Pakleni, Maslinica e la baia di Sesula, la Blue Lagoon sull'isola di Drvenik. Le isole di Korkula e Vis le consiglio perchè le conosco ma noi le visiteremo in barca un'altra volta. L'equipaggio ha gradito questa vacanza più dell'anno scorso in cui abbiamo visitato le Incoronate. un ringraziamento anche allo staff di Marenauta, secondo me insostituibile per la celerità delle risposte e la qualità del servizio. Buon vento a tutti.
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Agosto 2018, Krvavica con un Jeanneau Sun Odyssey 42.2
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Agosto 2018, Portocolom con un Oceanis 46
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Settembre 2018, Sant Antoni de Portmany con un Jeanneau Sun Odyssey 449
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Settembre 2018, Capo d'Orlando, Italia con un Lagoon 42
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Ottobre 2018, San Vincenzo con un Sun odyssey 419
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Bella vacanza, ma l'imbarcazione andrebbe manutenuta meglio.
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Tralasciando tutto ciò che di buono c'è stato in questa vacanza, devo spendere purtroppo qualche parola negativa sulle condizioni dell'imbarcazione Kinky. Se potete, evitatela come la peste. Si comincia dalla presenza di usura notevole sulle plastiche, soprattutto in zona timone, con alcune rappezzature eseguite con il nastro isolante (sic!). Le finestrature superiori della dinette non erano a tenuta stagna, quindi durante quell'unico giorno di pioggia che abbiamo preso nella settimana ci siamo ritrovati a combattere con le gocce che piovevano dal cielo della dinette. Uno dei due fornelli (il più grande) non ne voleva sapere di funzionare a dovere, nonostante i tentativi del personale del charter di sistemarlo, quindi ai fini della nostra sicurezza abbiamo preferito utilizzare solo il piccolo per cucinare. Il barbotin del salpancore non era il tipo giusto per la catena di bordo, quindi spesso e volentieri in fase di salpamento sgranava che era un piacere, con ovvie ripercussioni sulla sicurezza dell'imbarcazione. I tappi dei serbatoi erano andati persi, quindi avevamo un cuneo di legno e un tappo di diametro superiore (che quindi male si adattava) al posto loro. Le protezioni delle casse stereo erano sfondate. La plastica trasparente della strumentazione era rovinata e si faceva fatica a leggere i dati. Il navigatore aveva un problema di luminosità, quindi alla luce del sole era impossibile vedere la carta. Un serbatoio delle casse nere era stato rappezzato con il gray-tape (!!!). A detta del charter, l'imbarcazione è di un privato, quindi tutte le manutenzioni fanno capo a lui, ma il mio consiglio per il charter potrebbe a questo punto essere quello di evitare di prendere in carico questo tipo di imbarcazioni, perché l'immagine rovinata è la loro, non quella dell'armatore.
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Luglio 2018, Punta Ala con un Bavaria 39 Cruiser
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